Valsassina giro

Valsassina giro

Note informative
Con questa escursione, che possiamo suddividere in tre fasi, si ha la possibilità di un’ampia osservazione di buona parte della Valsassina. Con un lungo e non indifferente giro, in gran parte ciclabile, ma con un traverso non banale e abbastanza insidioso, si osserva parte dei Piani di Artavaggio e Piani di Bobbio, il tutto con panoramiche molto interessanti e varie.

Itinerario
Dal Colle Balisio, si inizia subito in salita lungo l’ampia strada asfaltata che sale verso Cassina – Cremeno – Barzio. Arrivati nel centro abitato di Maggio, si sale verso la chiesa, ci si passa accanto e si prosegue lungo la Via Culmine che in breve si straforma in larga carrareccia sterrata e sassosa che a mezza costa sale in Val Frera. All’inizio abbastanza agevole, poi verso il culmine, una serie di tornanti e il fondo accidentato e sassoso, rende la pedalata meno agile e più impegnativa. Si arriva così al Culmine S. Pietro. Dal Culmine, si scende verso il fondo valle, come se si volesse rientrare al punto di partenza, ma solo per quel breve tratto, che ti permette di imboccare sulla destra la nuova carrareccia che sale ai Piani di Artavaggio. (possibilità di evitare questo primo lungo tratto abbastanza impegnativo di salita, restando sempre sulla strada asfaltata, e da Maggio, procedere prima verso Cremeno e Moggio e di seguito arrivare in questo caso direttamente al bivio per i Piani di Artavaggio, senza dover dal culmine S. Pietro scendere il breve tratto per imboccare la salita ai piani). Imboccata questa seconda stradina sterrata, arrivare ai piani tutto il tracciato è molto più agevole e pedalabile. Arrivati ai Piani di Artavaggio, guardando in direzione della cima Sodatura, in evidenza appare arroccato sui ripiani superiori il Rifugio Nicola. Lungo una serie di tornanti abbastanza ciclabili ci si avvicina progressivamente, poi nell’ultima parte, lo sterrato è molto più impegnativo e faticoso, a questo punto dopo approssimativi quasi 20 km. di salita se si procede spingendo la bike non è assolutamente disonorevole. In questo rifugio o al vicino Rif. Cazzaniga. una sosta a questo punto è necessaria e obbligatoria.
Ricuperate le forze, ora si può iniziare la seconda fase di questo giro. Con un lungo, impegnativo e in parte insidioso traverso dobbiamo arrivare ai Piani di Bobbio. Dal rifugio, si scende come meglio si è capaci, al sottostante ripiano dove è collocata la Casera Campelli, per poi iniziare questo traverso che si snoda sinuoso lungo la dorsale in parte rocciosa del Zuccone di Pescola, una diramazione del più imponente Zuccone Campelli. Traverso discretamente agevole se si procede solo a piedi, molto più impegnativo e da affrontare con molta attenzione, consapevoli che abbiamo appresso una bici, assai ingombrante lungo tutto questo sentiero stretto e molto esposto. (lungo i passaggi più



esposti, la presenza di un cavo di acciaio, rende il superamento di questi ostacoli con un ottimo margine di sicurezza, naturalmente però spallando la bike).
(traverso non banale e assai lungo e faticoso, dovendo spesso e necessariamente spallare la bike).
Giunti alla fine di questo traverso, si lasciano alle spalle tutte le difficoltà e con la discesa al Rifugio Lecco e di seguito a Barzio ora finalmente la bike può scorrere velocemente. Dai Piani di Bobbio, seguendo la strada che in parte fiancheggia la pista di discesa a valle o in alternativa, lungo l’evidente percorso predisposto per le bike, si arriva al parcheggio sottostante di Barzio. Ora da Barzio a Cremeno, poi passando di nuovo da Maggio si rientra al punto di partenza.
Attenzione! Non fatevi ingannare dai segnali stradali, se scendete seguendo le indicazioni per Lecco, finite più a valle del punto di partenza, arrivate sulla piana di Pasturo e rientrare al Colle Balisio, affrontando alla fine di questo giro, ancora una lunga salita non è cosa gradevole.

Note aggiuntive

Un itinerario all’incirca di 35 Km con un dislivello finale non indifferente, ma soprattutto con un traverso che forse a non tutti piace, quindi, il mio consiglio è che lo si faccia solo con amici fidati e consapevoli del rischio che corrono, consapevoli di quello che gli aspetta, ma sopratutto se animati e in sintonia con un ambiente di alta montagna.
Questo itinerario però può anche essere fatto e reso molto più semplice e divertente, sempre partendo dal Colle Balisio, lungo la strada asfaltata fino alla deviazione per i piani di Artavaggio. Giunti ai piani, ritornare lungo la stessa strada e poi salire fino al Culmine S. Pietro e scendere al Colle Balisio lungo la Val Frera.
Per informazioni dettagliate chiamatemi al 335 5894553
ciao




Come arrivare al punto di partenza

Accesso

Da Como, direzione Lecco lungo la superstrada. Dopo il tunnel del Barro - uscita Valsassina, si arriva a Ballabio e si parcheggia un poco più avanti al Colle Balisio, punto di partenza e arrivo di questo giro esplorativo.
(da Como, approssimativamente 1 ora di viaggio).
Doc. Top. Cartina Kompass. N. 105

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Commenti

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Lello86

10.10.2011 14:51

itinerario effettuatto oggi 10.10.2011
Sergio hai spiegato alla perfezione in cosa consiste il giro: circa 20km di salita su sterrato (fondo misto tra sasso smosso e terreno compatto), un bel traversone di circa 5km abbastanza impegnativo e in alcuni tratti esposto ma che ti ripaga in tutto e per tutto a livello paesaggistico e di soddisfazione personale!!!
consigliato a biker motivati e con voglia di pedalare...
Il mio voto complessivo è un bel 8+
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albforni

14.05.2013 15:21

Volevo avere qualche informazione in più sul traverso, visto che conosco solo il percorso fino al rif. Nicola: di quei 5 km di traverso, all'incirca quanti sono pedalabili? e quanto tempo ci vuole per percorrere tutto il tratto?
Un'altra domanda era questa: una volta ai piani di Bobbio, vorrei scendere al passo Gandazzo e poi con il sentiero 25 (se non sbaglio) arrivare a Introbio. Com'è questa discesa? E' più bella della discesa classica piani di Bobbio-Barzio? Ed e' molto più lunga?
scusate le tante domande...ciao e grazie!

Alberto
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leprottello

28.07.2014 11:29

fatto ieri , il giro è MOLTO IMPEGNATIVO , molto bello ma non adatto a chi non ha voglia di spingere la mtb , fino ai piani di bobbio a spinta poi un po di relax sui piani di bobbio.

il traverso è un po frenato in svariati punti ma fattibilissimo , non adatto a chi è titubante , le catene le hanno sostitituite con dei cavi piu efficaci , ma ci sono dei punti che con la bici a spalla non è semplice.

poi finito il traverso si parte per il rifugio nicola , passando per un vallone.....il sentiero è poco visibile ad un certo punto causa erba basta seguire la strada.

dal rifugio nicola in giu è una discesa unica.

diciamo che la discesa rispetto alla fatica fatta per la salita e anche alla difficoltà sempre della salita me l'aspettavo un po piu divertente.....è un po troppo facile....però forse meglio cosi.

ottimo giro !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

PS.

per chi ha poche gambe prendere la funivia e poi partire dai piani di bobbio.....la salita senza funivia è massacrante.

però forse è questo il bello :-)

Infos

Inserito da
sergio meroni
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
06.11.2010
Località
SP64, 23811 Ballabio LC, Italia
Regione
Lombardia
Tempo Percorrenza
Una giornata
Distanza
35
Dislivello
1450
Difficoltà tecnica
media
Condizione fisica
Più che ottima
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