Itinerari Mountain Bike

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Triangolo Lariano: Bocchetta di Terra Biotta, Madonna del Ghisallo

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Triangolo Lariano... ottima scelta per questo inizio di inverno. Da noi la neve ha già preso possesso delle vette... bisogna scendere di quota e trovare temperature (se possibile) più miti. Il Lario allora sembra proprio la meta giusta! E difatti sarà così: parto da casa a 1°C e arrivo ad Asso con 11°C.
Cielo limpido, temperature confortevoli... e allora parto all'esplorazione di questo territorio.

Il tratto in discesa si svolge su strade secondarie, single-trails (impegnativi il giusto) e mulattiere nei boschi sul versante di Lecco, in modo da avere sempre splendide viste del lago.

Giro impegnativo (vuoi anche per lo zaino bello carico e l'assetto da inverno) per la salita che non molla mai, ma che si riesce a pedalare fino all'Alpe Spessola, dove le pendenze prima, unite al terreno dissestato e fangoso poi, obbligano ad alternare tratti pedalati ad altri a spinta/portage fino alla sella.

Da qui si potrebbe continuare verso il Monte San Primo (cosa che ho fatto). Le pendenze del sentiero si addolciscono e si pedala su terreno erboso dal buon grip.
Un pò più avanti però il terreno diventa fangoso e le ruote non ne vogliono più sapere di girare (questo tratto mi ha dato il colpo di grazia in salita). Un'ultimo sguardo alla vetta del San Primo, mi fa capire che il restante tratto sarebbe da fare a piedi lasciando la bici alla sua base.
Le energie ormai sono poche, il tempo scorre inesorabile e decido quindi di ritornare alla Bocchetta di Terra Biotta (giro di boa ideale per i bikers - https://www.youtube.com/watch?v=vCgyzmvy5ho) da dove inizio finalmente la discesa.

Da segnalare poi la visita alla Madonna del Ghisallo (patrona dei ciclisti - https://www.youtube.com/watch?v=dOHMLKCrobc) dove ne approfitto per una sosta prolungata al sole e per fare pausa pranzo.

Si alternano poi tratti su strade secondarie a single-trails in discesa non banali nei boschi (l'ultima, quella per San Giorgio, da interpretare un pò all'inizio per la mancanza di un vero e proprio sentiero).

Alla fine arrivo cotto all'auto, soddisfatto del tour odierno, ma con un pò di rammarico per non aver raggiunto la vetta del San Primo.

Nota: ho idea che sulla vetta ci sarebbe stata anche una miriade di merenderos (è un percorso frequentatissimo), che mi avrebbero tolto la voglia di rimanere in cima in santa pace.

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Qui le foto del tour: https://media.mtb-mag.com/it/pv/hashtag/TriangoloLariano/

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Il giro nel dettaglio:
Parto dalla Piazza del Mercato di Asso e mi dirigo verso Rezzago tenendo la SP 44 del Piano del Tivano. Passo per Caglio raggiungendo Via ai Monti, da dove inizia una mulattiera fino al Colmo di Caglio, per poi sbucare alla bella e panoramica Colma di Sormano con il suo Osservatorio Astronomico.
Prendo a dx in discesa e poi subito a sx sulla sterrata (Dorsale del Triangolo Lariano) verso Colma del Bosco, Alpe Spessola, Alpe di Terra Biotta ed infine alla Bocchetta di Terra Biotta, termine della dura salita.
Ammiro lo splendido panorama che le montagne e il lago regalano e inizio a scendere sul versante opposto verso nord fino all'Alpe di Borgo.
Continuo a scendere su asfalto passando per San Primo, Piano Rancio, prendendo poi via all'Alpe e via Menaresta, svoltando a sx verso Sorgente Menaresta (sorgente del Lambro che non raggiungo).
Esco a Magreglio e visito la Madonna del Ghisallo, meta obbligata per un ciclista.
Mi dirigo ora a sud su via Marie Therese Steiert, poi a sx su via Giuseppe Garibaldi.
Qui inizia poi il primo trail verso Barni, Caval di Barni. Esco così su asfalto in via per la Madonnina in direzione di Crezzo. Dopo poco, mi stacco a dx su un'altro sentiero uscendo a Crezzo.
A Crezzo prendo poi l'ultimo trail (il più impegnativo) verso Oliveto Lario, San Giorgio.
Passo per Maisano, Osigo, Candalino, per terminare il mio impegnativo tour nuovamente ad Asso.

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

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