valle d'aosta traversata val di rhemes - val di cogne

+ 2920 in un giorno??? qualcuno, anche biker, che ho incontrato in questa giornata mi ha epitetato come "pazzo" altri, runner o trekker, definito un malato o anche fatto i complimenti: io me lo spiego solo convincendomi sempre più che l'amore per la MTB e per la Valle d'Aosta (entrambe coltivati fin dalla giovane età) si incontrano nella mia testa generando giornate tipo questa.
Le più belle valli di questa spettacolare regione sono la Val di Rhemes, la Valsavarenche e la valle di Cogne (... anche la Valgrisenche non scherza mica!!!) tutte parallele e al cospetto del massiccio e del parco del Gran Paradiso; solcate dall'Alta via 2, definita anche l'Alta via Naturalistica, ed è proprio su questa che ho focalizzato la mia attenzione, perché grazie ad essa si possono attraversare due colli oltre i 3000 mslm, con la possibilità di discese incredibili e spettacolari, riuscendo a godere di panorami su tutta la Valle d'Aosta e sui suoi picchi oltre i 4000!!!

Si deve partire presto da Rhemes Notre Dame a 1720 mslm, alle 6:20, all'alba sulle alte cime, attraversando il caratteristico borgo walser, verso il ponte sulla Dora di Rhemes in direzione di Pra del Bosco; subito al ponte e a fianco la stazione della Forestale ci sono i segnavia per l'Alta Via 2 (triangolo su fondo giallo con all'interno il nr 2): non imbocchiamo il sentiero sopra il muraglione, ma percorriamo la carrareccia per scaldarci, fino a Pra dove rincontriamo il sentiero. La risalita nel bosco offre pochi spunti per pedalare e fino a raggiungere gli alpeggi di Entrelor 2140 mslm, ovvero alla croce di legno all'imbocco del magnifico Vallone di Entrelor, è tutto portage.
Il Vallone con lo splendido borgo di Entrelor sono da visitare …ma non c’è tempo e le soste, così come le forze, si debbono centellinare.
Ci si gode la nascita del sole nella valle con un bel portage fino agli alpeggi diruti di Plan de Feyes a 2393 mslm, incontrando gruppi di camosci e udendo in lontananza già il fischiare di qualche marmotta mattutina. Più in alto, dove il sentiero sempre ben calcato su terra battuta lascia spazio allo sfasciume roccioso, ci si deve impegnare maggiormente; ma la vista del colle, fa dimenticare le mattiniere fatiche e ci dà la carica per superare gli ultimi 300 m di dislivello. Siamo al Col d’Entrelor 3002 mslm (dopo 3 ore e mezza) e lo sguardo e il cuore ci si aprono all’assolata Valsavarenche…… soprattutto allo spettacolare sentiero di discesa!!!! Dal colle la visuale spazia dalla vetta del Cervino, a quella dl Monte Bianco, il Gran Paradiso, la Grivola…..!!!!!!!
La discesa è infinita e molto flow, considerato anche il fatto che in salita è uno dei pochi sentieri pedalabili che conducono ad un colle così alto: attraversiamo il lago Nero 2670 mslm e i laghi Djouan 2510 mslm sopra l’omonimo alpeggio, e con un magnifico traverso su un sentiero di velluto atterriamo a Orvieille 2160 mslm; da qui un bel single track, molto veloce e flow (occhio agli escursionisti in salita!!!) attraversa il bosco e ci scaraventa al borgo di Eau Rousses1660 mslm… 11,30: ora di sosta….
Seguendo sempre il segnavia a triangolo si attraversa la strada e al ponte si ricomincia a salire: questa volta il cartello dice per altre 4 ore e mezza, che secondo me diverranno 5 per la stanchezza accumulata….
Il sentiero è molto, ma molto lungo, poco pendente e con tantissimi tornanti (questo grazie al nostro ultimo re d’Italia che vi doveva salire a cavallo, forse fin sotto al colle del Loson, per cacciare gli stambecchi); quindi pedalabile all’ottanta percento: io personalmente ho scelto un imperiale, anzi, un regale puossage, per risparmiare e dosare meglio le forze, in previsione di ulteriori 1650 m di dislivello positivi che mi aspettavano!!!
Così conquistiamo tutto il bosco, con lungo traverso e mille tornanti, aggiriamo la Costa di Chaud ed entriamo nel Vallone di Levionaz proprio a 2280 mslm, presso l’omonimo alpeggio. Questo vallone è spettacolare ed è un peccato non sostarvi, ma il dovere chiama…. continuiamo per tutto il Vallone sul versante sx orogr. poi a 2420 mslm passiamo il ponticello e ci spostiamo su quello dx, per imboccare la valle che ci condurrà al colle. Seguiamo sempre i segnavia 2 sul lunghissimo e tortuoso sentiero, pedalabile per i più allenati, in poussage per me per i prossimi 600 m positivi; poi in portage gli ultimi 300 m di dislivello su sfasciume.
L’aver dosato le forze è stato di prezioso aiuto per poter conquistare il Col de Loson a 3299 mslm e dopo 4 ore e venti minuti!!!
Come per il precedente colle, l’adrenalina per quello che ci aspetta (ben visibile giù nella valle) fa passare ogni stanchezza!! Il Vallone di Lauson con al centro il bel rifugio Vittorio Sella (punto di partenza per conquistare la Grivola) si staglia ai nostri piedi, con la Grivola che già vi disegna sopra la propria ombra!!
Protezioni infilate, casco ben allacciato e luci sempre accese anche di giorno, si parte per un altro psico-trail: i primi tornanti sono tecnicissimi su finissimo e infido brecciolino, si deve scendere in alcuni tratti (si rischia una caduta di qualche centinaio di metri !!), poi il sentiero si abbarbica alla parete rocciosa, molto aereo ed esposto, delicatissimo: in due o tre punti di rilancio il pedale deve sfiorare la parete rocciosa, con il rischi che toccandola ci si sbilanci e si cada nel canalone!! troppo adrenalinico, ci vuole freddo calcolo matematico e raziocinio per potre valutare se scendere o osare in sella!!!!
Passato questo tratto più mistico che mitico, il sentiero si avvinghia lungo la morena detritica con tantissimi tornati, sempre abbastanza tecnici per il fondo poco aderente, ma prorio per questo divertentissimi; fin sopra il laghetto a 3000 mslm è così, poi inizia la DH su terreno più semplice e velocissimo….. attenti alle marmotte e agli stambecchi che nell’ora tarda della sera scendono al lago per la notte!!!! tenere acceso il cervello, non siamo in un bike park ma in un parco nazionale!!!
Breve sosta al rifugio per il rifornimento di acqua a 2580 mslm. Si riparte per il fondovalle per il sentiero, disgraziatamente non troppo divertente a causa delle pietre messe a deviazione delle acque piovane trasversalmente (!). Poi il bosco: sentiero molto sassoso e quindi trialistico, divertente ma sfiancante, alti gradini di roccia anche artificiali, tratti pure veloci e tornanti a scale: di tutto e di più, che alla fine vi farà implorare “basta!!”.
Usciamo al borgo di Valnontey della Val di Cogne 1670 mslm alle ore 18.00, al tramonto di inizio Settembre, con un bel sorriso stampato sul volto che riassume tutta la giornata!!

la traccia non è completa ma il sentiero di discesa è chiaro (esaurite batterie GPS :) )

altre foto qui https://www.facebook.com/francysantoni72/media_set?set=a.617741024923937.1073741835.100000641363898&type=1
e altre qui https://www.facebook.com/francysantoni72/media_set?set=a.617742151590491.1073741836.100000641363898&type=1




Come arrivare al punto di partenza

dall'autostrada che va al traforo del Monte Bianco, uscita per Cogne, seguire indivcazioni per Courmayeur e dopo il villaggio di Villeneuve si trovano le deviazione per la val di Rhemes

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Commenti

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paiogs

03.09.2013 14:32

Grandissimo ! Ci siamo incontrati mentre scendevi dall'Entrelor. Tienimi aggiornato x altre imprese che mi aggrego.
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SBLINKY

03.09.2013 17:43

ciao... discesa molto molto libidinosa anche se non impegnativa...ho visto il tuo report e condivido con te il rammarico per la scarsezza di archivi di tratte della Valee...cmq se torno su prima delle nevi ti faccio sapere!!! salutami l tuo socio!
prova la mia traversata è spettacolare, non molto impegnativa seppur lunga e a giudicare x come vi ho visti vi potete fare anche tutto il col Loson a pedali!!!!

Infos

Inserito da
SBLINKY
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Tipologia
Itinerario da A a B
Inserito il
02.09.2013
Regione
Altro
Tempo Percorrenza
12 ore
Distanza
36
Dislivello
+2900 -2900
Difficoltà tecnica
difficile
Condizione fisica
molto duro
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